Taxi volanti in Europa: quando inizieranno i voli urbani?

Con le città europee sempre più orientate verso infrastrutture intelligenti e soluzioni di mobilità urbana sostenibile, la questione di quando i taxi volanti inizieranno a solcare i cieli urbani diventa più concreta che mai. Ciò che un tempo sembrava fantascienza sta oggi diventando realtà grazie a test, certificazioni e sforzi normativi in corso in diversi paesi dell’UE. A giugno 2025, molte nazioni sono già in fase avanzata per lanciare voli di prova o addirittura commerciali. Questo articolo esamina lo stato attuale dei taxi volanti in Europa, i tempi previsti, le sfide normative e i progressi tecnologici.
Normative europee e approvazioni in corso
L’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) ha introdotto un approccio normativo armonizzato per la mobilità aerea urbana (UAM). Nel gennaio 2024, EASA ha pubblicato la versione finale della “Special Condition for VTOL”, un quadro normativo dedicato alla certificazione degli aeromobili a decollo e atterraggio verticale. Questo passo ha permesso a produttori come Volocopter, Lilium e Airbus di pianificare le prime dimostrazioni pubbliche.
Francia e Germania guidano attualmente l’integrazione dei taxi volanti nei rispettivi spazi aerei. Volocopter ha ottenuto l’approvazione preliminare del progetto, mentre Parigi ha collaborato con gli enti aeronautici per rendere operativi i taxi aerei durante i Giochi Olimpici del 2024 — un traguardo strategico per la mobilità del futuro.
Inoltre, i regolamenti U-Space dell’UE, in vigore da gennaio 2023, forniscono la base tecnica per la gestione automatizzata del traffico aereo urbano. Tali sistemi saranno fondamentali per il controllo del traffico in tempo reale nei cieli cittadini.
Piani e scadenze per paese
La tedesca Volocopter punta a lanciare i suoi primi servizi con equipaggio tra la fine del 2024 e metà 2025 a Parigi e Roma. L’autorità dell’aviazione francese (DGAC) ha identificato cinque vertiporti intorno alla capitale, tra cui Charles de Gaulle, Issy-les-Moulineaux e La Défense.
In Italia, Roma sta predisponendo le infrastrutture necessarie presso l’aeroporto di Fiumicino. L’ENAC ha siglato diversi accordi con attori pubblici e privati per rendere operativi i voli commerciali nel 2025. Anche Barcellona e Amsterdam sono pronte per le prime prove dimostrative.
Nonostante l’ottimismo, la diffusione su larga scala dipenderà dall’integrazione con i sistemi di controllo del traffico, da solide misure di sicurezza e dall’accettazione da parte del pubblico. Alcune città stanno già pianificando campagne informative per aumentare la consapevolezza tra i cittadini.
Innovazioni tecnologiche nel settore UAM
Al centro della rivoluzione ci sono i velivoli eVTOL (Electric Vertical Take-Off and Landing), progettati per essere più silenziosi, sicuri e sostenibili rispetto agli elicotteri tradizionali. Produttori come Joby Aviation, Lilium ed EHang stanno investendo per aumentare l’autonomia, ridurre l’impatto acustico e perfezionare i sistemi di navigazione autonoma.
Il VoloCity di Volocopter, ad esempio, ha già effettuato numerosi voli di prova e ha completato dimostrazioni con pilota a Parigi. L’aeromobile ha un’autonomia prevista di 35 km e una velocità di crociera di 110 km/h, ideale per collegamenti rapidi in ambito urbano.
Lilium, invece, propone una soluzione con getto elettrico e ali fisse per tratte più lunghe tra città vicine, come Monaco-Zurigo, offrendo un’alternativa ai voli regionali a corto raggio.
Infrastrutture e reti di ricarica
Il successo operativo dei taxi volanti dipende anche dalle strutture a terra. I vertiporti — zone dedicate a decollo e atterraggio — stanno sorgendo in aeroporti e centri urbani europei. Questi hub integrano colonnine di ricarica, aree lounge e spazi per la manutenzione automatizzata.
Skyports e UrbanV sono in prima linea nella costruzione dei vertiporti, con il supporto delle autorità locali per individuare posizioni strategiche su tetti e aree urbane centrali. A Parigi, il vertiporto di Issy-les-Moulineaux è già in fase avanzata, con test operativi previsti entro la fine del 2024.
Nel frattempo, i fornitori di energia stanno sviluppando stazioni di ricarica rapida compatibili con eVTOL. Dato l’elevato consumo energetico per ogni volo, l’efficienza nel turnaround è essenziale per rendere il servizio economicamente sostenibile.

Percezione pubblica, sicurezza e integrazione urbana
La sicurezza è un punto cruciale per il successo dell’UAM. L’EASA richiede ridondanze nei sistemi critici, protocolli di emergenza e rigorosi test di aeronavigabilità. Inoltre, i veicoli devono rispettare limiti severi di rumorosità e mantenere una separazione sicura nello spazio aereo.
Per favorire la fiducia del pubblico, gli operatori stanno effettuando simulazioni e programmi pilota. A giugno 2025 sono previsti voli dimostrativi con passeggeri volontari a Parigi e Roma, accompagnati da eventi pubblici per spiegare le caratteristiche di sicurezza.
L’integrazione urbana richiederà anche il coinvolgimento dei pianificatori locali. I vertiporti dovranno armonizzarsi con i trasporti esistenti e non disturbare le aree residenziali. Inoltre, le città discutono di modelli tariffari accessibili per evitare che il servizio rimanga esclusivo per pochi.
Quando voleranno i primi passeggeri?
Le previsioni attuali indicano che i primi voli commerciali a corto raggio inizieranno entro la fine del 2025 in alcune città selezionate. Saranno rotte con percorsi fissi, pilotate manualmente e soggette a regolamenti rigorosi.
Tra il 2026 e il 2027 si prevede un’espansione graduale con voli autonomi, prenotazioni su richiesta e tratte interurbane. La velocità di diffusione dipenderà dai risultati in termini di sicurezza, efficienza operativa e interoperabilità con i sistemi europei di gestione del traffico aereo.
In sintesi, i taxi volanti non sono più un’ipotesi lontana. L’Europa sta costruendo le basi tecnologiche, normative e infrastrutturali per una nuova era di mobilità urbana nei cieli.